A cura di: Gianfranco Bologna sul Rapporto sul Pianeta del Worldwatch Institute
La consapevolezza che gli attuali modelli di sviluppo, incentrati sullo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali, hanno dei costi insostenibili per gli ecosistemi e le persone che li abitano è diventata negli ultimi decenni un importante fattore di orientamento e sviluppo dell’innovazione.
Quest’anno il Worldwatch Institute focalizza il proprio Rapporto (il 25° della serie e il 21° pubblicato in Italia) su una serie di temi legati alla gestione locale delle risorse e alle strategie di coinvolgimento dei cittadini e delle comunità, nell’ottica di una transizione verso un’economia più attenta agli effettivi bisogni delle popolazioni. Ripensare i nostri modi di produrre e di consumare, costruire un’economia a “basso contenuto di CO2, proteggere le risorse idriche e quelle alimentari, rafforzare le comunità anche attraverso una più attenta gestione di tutto ciò che è “bene comune”: molte sono le esperienze e le soluzioni descritte nel volume. Un processo pienamente in corso che conduce alla riformulazione degli stessi parametri con cui misuriamo concetti quali “sviluppo”, “progresso”, “benessere”.