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    Autore: Dominique Gauzin-Müller Edizione Italiana a cura di: Marco Moro Anche in Italia l’attenzione verso i temi del costruire e dell’abitare sano e in armonia con l’ambiente sta facendo riscoprire l’architettura in legno. Un rilancio che è significativo soprattutto nel campo delle case unifamiliari, dove si registra una tendenza decisamente in crescita e il rinnovamento dell’architettura in legno, avviato fin dagli anni Novanta, sta facendo molti passi avanti. Il legno è un materiale rinnovabile il cui uso contribuisce allo sviluppo sostenibile del pianeta e risponde a un approccio ecologico complessivo che comprende principi quali il rispetto del sito, l’uso di materiali sani, l’applicazione di criteri bioclimatici e di risparmio energetico, la valorizzazione delle economie locali. Senza citare le straordinarie caratteristiche che questo materiale fornisce nel determinare la qualità abitativa degli interni. Il libro propone un’ampia rassegna delle diverse tipologie di casa in legno, con esempi raccolti in tutto il mondo, a dimostrare l’estrema versatilità del materiale: Irlanda, Germania, Austria, Svizzera, Francia, Belgio, Finlandia ma anche Brasile, Stati Uniti, Canada, Cina e Australia.
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    Autore: Dominique Gauzin-Müller Edizione Italiana a cura di: Marco Moro L’immagine della casa ecologica varia in modo radicale a seconda del luogo, del clima, delle risorse naturali disponibili, del contesto economico, della cultura e delle tradizioni locali. Pionieri delle costruzioni bioclimatiche, appassionati di high-tech o seguaci di un’architettura ragionata che ricerca l’equilibrio tra tradizione e modernità, gli interpreti di questo tema sono presenti in tutti i continenti. Case ecologiche presenta un panorama delle tendenze attuali con esempi che Dominique Gauzin Müller ha cercato nelle Americhe (Brasile, Canada, Stati Uniti), in Asia (Cina, India), in Australia e in Europa (Germania, Austria, Spagna, Finlandia, Francia, Italia, Regno Unito, Svizzera). La filosofia progettuale è sempre diversa: chi punta soprattutto all’inserimento armonioso nel luogo, chi all’adozione di strategie passive che permettono di avvalersi dell’apporto gratuito del calore solare e di una ventilazione naturale; altre case sono completamente autonome per quanto riguarda acqua ed energia grazie a sofisticati impianti tecnici. Che siano abitazioni principali o case per le vacanze, queste architetture possono essere in terra cruda, legno, vetro, metallo, pietra, mattone, in paglia o in sacchi di sabbia, o spesso in una combinazione di questi materiali. Collocate nell’ambiente naturale o in città, molte realizzazioni riuniscono alloggio e luogo di lavoro, limitando così gli spostamenti e l’inquinamento che questi provocano. Anche l’idea di “densificazione” dell’habitat, fondamentale sfida per un futuro in cui il costruito non si espanda più in modo illimitato, viene affrontata attraverso diversi esempi di case a schiera e di ristrutturazioni in ambito urbano.
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    Autrici: Marie-Hélène Contal, Jana Revedin Edizione Italiana a cura di: Marco Moro Sui temi della sostenibilità le discipline del progetto si stanno giocando il futuro. La loro capacità di rispondere efficacemente alle sfide ambientali, sociali ed economiche dei prossimi decenni peserà in modo determinante su mestieri e saperi che hanno urgente bisogno di adeguarsi a nuovi paradigmi. In particolare, è il contenuto etico dell’attività progettuale che appare sempre più chiaramente come propulsore fondamentale di una rifondazione del fare architettura. I passi avanti in questa direzione sono stati rilevanti: dal progetto alla scala urbana fino al design del dettaglio esecutivo, un’architettura che possa dirsi sostenibile richiede un approccio nuovo, orientato alla conservazione delle risorse e a metterne in risalto il valore. Al fine di promuovere le migliori esperienze internazionali, nel 2007 la Cité de l’Architecture e du Patrimoine di Parigi ha dato vita all’International Global Award for Sustainable Architetcture, assegnato ad architetti che nel campo della sostenibilità hanno raggiunto l’eccellenza. I premiati del 2007 e del 2008, i cui profili e lavori vengono presentati in questo volume, costituiscono un autentico “star system alternativo” sulla scena mondiale dell’architettura. La descrizione della filosofia progettuale e dei principali lavori di questa nuova generazione di maestri, di età e provenienza delle più diverse, compongono una prima mappa illustrata del cambiamento in atto. Stefan Behnisch, Balkrishna Doshi, Françoise-Hélène Jourda, Hermann Kaufmann, Wang Shu, Fabrizio Caròla, Philippe Samyn, Carin Smuts, Andrew Freear & Rural Studio, Alejandro Aravena sono i nomi dei protagonisti di una svolta epocale nel mondo del progetto che si sta verificando alle latitudini più diverse.

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